Anforaje

“Ho trovato il mio “soul terroir” lontano da casa. A Pantelleria. – spiega Jacopo M. Bianchi, giovane e appassionato vignaiolo –
Le mie radici non sono “a piede franco”. Né Pantesco né Siciliano, sono nato a Milano. Sono solo un ragazzo che produce il suo vino con l’obiettivo d’intrappolare la sensazione che l’isola mi suscita, così da portarla con me in una bottiglia. Un vino che piaccia prima di tutto a me. D’altronde è il mio vino, ma altrettanto importante, un vino che susciti voglia d’esser condiviso”. Ad Anforaje la vendemmia viene effettuata manualmente e durante la raccolta le uve vengono accuratamente selezionate rimuovendo dai grappoli ciò che non è desiderato. Nella stanza delle anfore, l’anforaia, sono nuovamente controllate le uve e, dopo aver rimosso i raspi, le anfore vengono riempite mantenendo le uve separate e ordinate per il terreno di origine. La fermentazione è spontanea e dopo 2/3 settimane, le anfore vengono sigillate. L’imbottigliamento avviene circa dopo 6 mesi, a seconda della vendemmia. Il vino è vivo, in continua evoluzione. Il giovane vignaiolo ha prodotto 5 annate. Anforaje è una micro realtà nata dall’audacia di un ragazzo che ha trovato l’isola che non c’è.